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Il libro del domani, di Cecelia Ahern

    Il libro del domani di Cecelia Ahern (Rizzoli): quando un libro può cambiare il senso della vita.

    Il libro del domani di Cecelia Ahern non è un capolavoro di letteratura, ma non è neanche un libro-zeppa, di quelli che metti sotto la gamba del tavolino che traballa.

    Per chi non avesse mai sentito nominare Cecelia Ahern e vuole avere un’idea del suo stile, posso dire che oltre ad essere una delle autrici della fortunata serie in onda su Fox Samantha Chi? ha già scritto sette dico sette libri, uno dei quali – P.s. I Love you – è diventato un film con Hilary Swank.  Insomma, una tipetta dinamica e creativa, la nostra Cecelia.

    Per quanto riguarda la trama del Libro del domani, è semplice ma, e passatemi il termine, gustosa (come la torta di mele calda in un piovoso pomeriggio d’autunno): Tamara è giovane ed economicamente agiata, abituata a fare shopping senza limiti e a trascorrere le vacanze nella lussuosa villa al mare dei genitori.

    Bella e dolce vita fin quando il padre muore, lasciando in eredità una lunga serie di cospicui debiti. L’unica soluzione, per Tamara e la madre, è lasciare Dublino e trasferirsi dagli zii di campagna, proprio quelli di cui Tamara rideva per il loro stile di vita semplice e provinciale.

    Fin qui, trama quasi noiosa. Ma la svolta arriva con una biblioteca ambulante, nella quale Tamara scova un libro speciale che l’aiuterà a fare i conti con sé stessa e a riconoscere i sogni nascosti da strati di superficialità.

    Il libro del domani è un buon libro autunnale, colorato e simpatico, con lieto fine e senza la pretesa di essere indimenticabile. Una piccola certezza che rassicura e, almeno per un po’, rallegra lo spirito.