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SCUOLA BILINGUE VS SCUOLA INTERNAZIONALE: QUALE SCEGLIERE?

    La scelta della scuola è una scelta importante. Quando si pensa al futuro dei propri figli, è necessario costruire basi solide per agevolare il lungo percorso di formazione che affronteranno durante la loro vita. Il futuro, si sa, sono le lingue straniere. Per affacciarsi positivamente nel mondo del lavoro, occorre necessariamente conoscere e padroneggiare almeno un’altra lingua.

    In Italia, a differenza dei paesi esteri, il livello di conoscenza di almeno una delle lingue straniere di maggiore diffusione è assai scarso. Il problema è legato a due aspetti fondamentali: da un lato il fatto che la maggior parte dei giovani non senta il bisogno di lasciare il proprio paese per lavorare o studiare all’estero non alimenta il bisogno di conoscenza; dall’altro il fatto che le scuole italiane non dedichino abbastanza ore allo studio di una lingua straniera e non abbiano piani formativi adeguati non ne trasmette agli studenti l’importanza.

    Ecco perché la scelta dei genitori si focalizza in modo sempre maggiore su quelle scuole che offrono un percorso didattico in lingua straniera: la scuola internazionale e la scuola bilingue.

    Esaminiamo nel dettaglio le differenze.

    Quando si parla di scuola internazionale si intende una scuola la cui offerta didattica afferisce al sistema di un altro paese, secondo le norme, quindi, del paese cui la scuola si riferisce. In queste scuole la lingua italiana non è la lingua principale, bensì una lingua secondaria, alla quale è dedicato mediamente il tempo che nelle scuole italiane si dedica allo studio della lingua inglese. Le lezioni sono sostenute da docenti madrelingua e l’offerta didattica della scuola internazionale segue quella del paese di riferimento: nel sistema scolastico della scuola americana, per esempio, il piano didattico segue la suddivisione degli studenti in dodici gruppi, chiamati grade, che procedono dall’inizio della Elementary school fino al termine della High school; la scuola britannica segue il piano didattico del National Curriculum, dalla Nursery school alla Upper school, e così via. Generalmente, però, le scuole internazionali, essendo esclusivamente scuole private, vantano rette scolastiche abbastanza consistenti da sostenere.

    La scuola bilingue segue il programma ministeriale italiano, ma dedica allo studio della lingua straniera (in generale la lingua inglese) circa il monte di ore settimanali dedicate alla lingua italiana. Le lezioni sono svolte da docenti madrelingua, analogamente alla scuola internazionale. La particolarità della scuola bilingue (come lo si evince dal nome) è che entrambe le lingue, quindi italiano e inglese, sono utilizzate parallelamente nello studio di tutte le materie scolastiche o extracurriculari. La scuola bilingue, che può essere privata o anche paritaria (o parificata), ha rette scolastiche mediamente più sostenibili rispetto a quelle della scuola internazionale. La diffusione della scuola bilingue negli ultimi anni, rispetto alla scuola internazionale, è dovuta al fatto che consente agli studenti di apprendere la lingua straniera e padroneggiarne il suo utilizzo senza il rischio di sradicamento della cultura italiana.

    Naturalmente lo studio di una lingua straniera, per intensivo e dedicato che possa essere, non rende uno studente madrelingua. Occorre, quindi, affiancare allo studio scolastico anche attività esterne alla scuola o campi estivi nella lingua prescelta.